La ricostruzione dei fatti e dei documenti sottesi alla vicenda della deroga per il punto nascite dell’ospedale di Pescia

Ecco la ricostruzione dei fatti e dei documenti sottesi alla vicenda della deroga per il punto nascite dell’ospedale di Pescia:

La Regione Toscana ha presentato una richiesta assolutamente non motivata né supportata e, oggi, spaccia l’ovvio diniego del Comitato nazionale come una notizia e come una scelta politica. Ma qui, di politico a livello nazionale, non c’è nulla; c’è invece molto a livello locale, poiché sembra trattarsi di un chiaro tentativo di “sciacquarsi” la coscienza, affiancando alla falsa notizia del (scontato) il fatto che si stia investendo tanto in Valdinievole, quando in realtà si tratta di investimenti necessari soltanto a mantenere aperte le strutture.

(Peraltro, sto ancora in attesa di una risposta a seguito di un’interrogazione presentata mesi fa su alcune strutture dell’ASL di Montecatini.)

Al contrario, l’ospedale di Pescia è stato destrutturato nel corso degli anni, provocando prima un numero di parti nettamente inferiore al livello minimo stabilito per legge e, poi, la chiusura del punto nascite. Solo dopo tale chiusura è stata richiesta la deroga al Ministero, senza però fornire alcuna motivazione eccezionale che, secondo gli attuali protocolli (concordati in Conferenza Stato Regioni e quindi ben conosciuti dalla Toscana!!), potesse giustificare un esito favorevole. Abbiamo già presentato una richiesta di accesso agli atti per avere contezza effettiva della comunicazione del Ministero, di quando sia arrivata e di come sia stata argomentata, ma soprattutto per sapere se la Regione Toscana abbia mai, in questi due anni, presentato ulteriori integrazioni rispetto alla richiesta di deroga.

Se avrete la
Pazienza di ascoltarmi potrete farvi un’idea più precisa

IL MIO INTERVENTO SUL TRASPORTO SANITARIO

CAPECCHI (FDI) “ Sul trasporto sanitario le associazioni di volontariato toscane sono penalizzate per lo svolgimento dei corsi per i rinnovi dei permessi e per quelli nuovi”
Firenze 11 giugno 2025 “ La risposta dell’assessore Bezzini alla mia interrogazione sulla disciplina delle autorizzazioni e della vigilanza sulle attività di trasporto sanitario e all’introduzione degli obblighi formativi per gli autisti delle ambulanze dimostra che su questo argomento la Regione Toscana deve fare ancora molto per ovviare ai disagi che oggi stanno colpendo molte di esse.
In base alla legge regionale 83/2019 e relativo regolamento regionale vigente 46/R, ricordato anche dallo stesso assessore Bezzini, ci vogliono spazi importanti per le attività di formazione alla guida, che si compongono di addestramento teorico ma, soprattutto, pratico.
Per fare questo sono necessarie aree di grandi dimensioni, spesso coincidenti con parcheggi pubblici o comunque zone pubbliche, per le quali i comuni a volte negano l’autorizzazione e, quando la concedono, chiedono il versamento di canoni di occupazione di suolo pubblico.
Inutile dire quanto rilevante sia il ruolo di queste associazioni di volontariato e quanto possa diventare dirimente una tempestiva azione di trasporto sanitario, attraverso le ambulanze e gli altri mezzi di soccorso.
L’assessore Bezzini dice di non aver avuto segnalazione di queste problematiche.
Una risposta che non sorprende viste le molte lacune che il sistema sanitario regionale presenta ma che, anzi, deve spingere ancora di più la Regione Toscana a cercare – come richiesto nella nostra interrogazione – una soluzione tempestiva e approfondita della questione al fine di evitare una emorragia di volontari e una riduzione drastica di personale in grado di guidare efficacemente questi mezzi, ipotesi davvero nefasta per la salute dei cittadini toscani ed in particolare per le zone più disagiate del territorio. Se necessario va quindi modificata la Legge e il regolamento e , eventualmente, anche con una valutazione con gli operatori nell’ambito del nuovo piano socio-sanitario della Regione Toscana in discussione in queste settimane”

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IL MIO INTERVENTO SULLA DIRETTIVA CE “HABITAT”

Gestione dei boschi e nuove possibili restrizioni per i siti rete natura 2000. Dopo la presentazione di una interrogazione specifica, a cui ha risposto l’assessore Saccardi prendendo tempo, oggi sono intervenuto di nuovo sul tema, molto delicato, di come una procedura di infrazione (2015/2163) alla direttiva CE 92/43 “Habitat” chieda di modificare — restringendole — le possibilità di effettuare tagli e la gestione dei boschi nelle aree Rete Natura 2000 in cui individuare le Zone Speciali di Conservazione (ZSC). Altissimo è il rischio di mettere le attività di selvicoltura in grandissima difficoltà, costringendole all’abbandono di centinaia e centinaia di ettari del nostro territorio, con conseguente impoverimento socio economico della nostra montagna e con aumento del rischio idrogeologico. La nostra regione conosce da secoli un giusto equilibrio tra conservazione ambientale e filiere produttive del legno, con una economia fondamentale per le parti piu delicate del territorio. Abbiamo quindi chiesto alla Giunta regionale di rivedere la proposta di regolamento ad oggi troppo restrittiva perche il tardivo rispetto di una infrazione non si trasformi in un danno irreparabile.

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IL MIO INTERVENTO SUI RISULTATI DELLA COMMISSIONE DI INCHIESTA PER L’ALLUVIONE

Oggi sono state discusse le relazioni conclusive dei lavori della Commissione d’Inchiesta sull’alluvione del 2023 che ha coinvolto anche il nostro territorio. C’è amarezza perché la Commissione non si è conclusa con un atto univoco, infatti la maggioranza preferisce continuare ad attaccare il Governo accusandolo di non stanziare risorse sufficienti per contrastare il rischio anziché affrontare il tema in modo serio e costruttivo. Siamo comunque molto soddisfatti per l’approvazione all’unanimità di un Ordine del Giorno voluto dal sottoscritto e dalla presidente della Commissione d’Inchiesta Elisa Tozzi che impegna la Giunta regionale a fare una serie di interventi fin da subito per mettere maggiormente in sicurezza il nostro territorio.

Tra le azioni che indichiamo alla Regione Toscana c’è quella di contenere il consumo del suolo specie nelle aree più a rischio; di sostenere concretamente le aziende agricole che con la loro attività svolgono una imprescindibile funzione di sentinella territoriale; di implementare le attività di formazione in favore degli enti locali svolte dal Settore protezione civile regionale, anche al fine di giungere all’adozione di Piani comunali di protezione civile sempre aggiornati (Piani che non tutti i Comuni hanno adesso); di aprire un confronto con ANCI finalizzato a garantire un sostegno tecnico alle amministrazioni locali, ai cittadini e alle imprese, in particolare per quanto concerne la rendicontazione dei danni subiti per eventi meteorologici avversi o frane, così da facilitare l’ottenimento dei ristori; di garantire un sostegno progettuale soprattutto ai piccoli Comuni per le opere di riduzione del rischio idrogeologico di loro competenza; di promuovere Piani speciali di intervento per alcuni territori, anche in ragione della proposta della Giunta Regionale sui PAC (Piani di adattamento climatico), in particolare per le zone delle aree interne in cui l’esposizione al rischio idrogeologico potrebbe comportare il completo spopolamento; di migliorare il sistema di monitoraggio dei tombamenti dei corsi d’acqua che hanno provocato danni ingenti soprattutto nel 2023.

Invitiamo poi la Giunta a fare una riflessione sul ruolo dei Consorzi di Bonifica avviando un monitoraggio e controllo più puntuali sulla loro attività prevedendo, per esempio, di trasmettere relazioni specifiche al Consiglio regionale. Sono iniziative concrete che possono essere messe in piedi fin da subito visto che non comportano aumenti di spesa. Ci auguriamo che la Regione le trasformi il prima possibile in provvedimenti, non c’è più tempo da perdere su questa materia.

 

Quando verrà concluso il raddoppio ferroviario fra Pistoia e Montecatini ? Come si gestiranno i 92 giorni di lavori con interruzione sulla linea Viareggio-Firenze?

CAPECCHI (FDI)” Quando verrà concluso il raddoppio ferroviario fra Pistoia e Montecatini ? Come si gestiranno i 92 giorni di lavori con interruzione sulla linea Viareggio-Firenze?” Questi temi fanno parte di una interrogazione a Giani
Firenze 7 maggio 2025 “ La vicenda del raddoppio della ferrovia sulla linea fra Pistoia e Montecatini e poi fra Montecatini e Lucca, si sta trascinando nel tempo e sta creando notevoli disagi ai viaggiatori e all’intero sistema economico e sociale di una buona parte della regione.
In una Toscana che aspira, almeno stando agli annunci, a creare i presupposti per ospitare nientemeno che le Olimpiadi, una tratta ferroviaria così importante, che si snoda sulla dorsale che va da Firenze al mare, passando per città di grande rilievo e in piena ascesa sotto l’aspetto turistico, è in grave ritardo.
Un’opera veramente strategica, perché una circolazione migliore dei treni permetterebbe anche ai comuni la creazione di sistemi integrati, che oggi hanno poco senso in mancanza di un adeguato e puntuale sistema di trasporto ferroviario.
Insieme al Capogruppo Vittorio Fantozzi, abbiamo quindi presentato nei giorni scorsi una interrogazione al presidente Giani per avere alcune risposte relativamente ai tempi di conclusione del tratto Pistoia-Lucca, ma anche del primo lotto fra Pistoia e Montecatini, che è in ritardo e con esso tutte le opere accessorie.
Ci chiediamo se sono sempre valide le indicazioni e i principi contenuti nel Piano Integrato delle Infrastrutture e Mobilità del 2024 e come sono stati organizzati i servizi sostitutivi per i 92 giorni che fra poco scatteranno, durante i quali ci saranno interruzioni di linea ferroviaria per effettuare i lavori e che penalizzeranno soprattutto i viaggiatori del tratto fra Pistoia e Montecatini. Proprio rispetto a questa prospettiva, a Giani abbiamo chiesto  se sono altresì previsti rimborsi per i pendolari che hanno un abbonamento.
A maggior ragione a fronte degli ultimi due giorni di grande sofferenza, determinati da scioperi e guasti, in una linea che oltretutto ha anche una importante funzione turistico-ambientale, perchè permette a tante persone di raggiungere le località della costa versiliese senza inquinare.
Una grande confusione, ma i cittadini hanno diritto a informazioni certe e a una assistenza costante e continua quando la linea sarà sottoposta a interruzioni per così tanti giorni” dice Alessandro Capecchi, Portavoce dell’Opposizione e consigliere di Fratelli d’Italia nel Consiglio Regionale della Toscana.

Giani continua a distribuire contributi senza un progetto di sviluppo e di messa in sicurezza del territorio regionale, al solo fine elettorale

CAPECCHI (FDI) “Giani continua a distribuire contributi senza un progetto di sviluppo e di messa in sicurezza del territorio regionale, al solo fine elettorale. A Fratoni e Niccolai dico che se fossero state accolte le mie proposte, la provincia di Pistoia ne avrebbe guadagnato in sicurezza e risarcimenti  per i disagi subiti a causa delle chiusure di vari ponti”
Firenze 30 aprile 2025 “Come da impegno assunto, ho cercato di dare il mio contributo e quello del gruppo di Fratelli d’Italia anche alla II variazione di bilancio 25, proponendo diversi emendamenti, che – pur essendo stati ammessi e con adeguata copertura finanziaria – sono stati purtroppo bocciati con motivazioni ridicole.
E’ il caso della richiesta di elevare i fondi per i ristori delle aziende e attività danneggiate dalle chiusure dei ponti come il viadotto di Maresca, Ponte all’Abate a Pescia e Pontenuovo a Pistoia (oltre ad altre due situazioni simili nel Pisano), portandolo da pochi 240mila euro ad almeno 1 milione di euro.
E’ il caso della richiesta della istituzione di un fondo speciale che permetta progettazione e esecuzione sulle molte strutture in piena criticità delle Province (e quindi anche della Provincia di Pistoia, come il ponte di Pracchia), ma non solo. Oltre al fondo, chiedevo l’istituzione di una task force tecnico-operativa in soccorso alle province deboli, come è, appunto, quella di Pistoia; per fare le opere presto e bene; proposta non accolta.
E’ il caso, in una Regione che in due anni ha subito 3 alluvioni, della richiesta di aumentare il finanziamento del DODS (documento difesa suolo) per migliorare la sicurezza idraulica della regione Toscana, finanziando ulteriori opere già progettate per ulteriori 2milioni di euro. Anche questa proposta bocciata, per poi magari andare a chiedere al Governo di riparare i danni delle prossime alluvioni.
Infine un fondo speciale per consentire agli enti locali di istituire servizi sostitutivi del trasporto pubblico laddove lo stesso venga interrotto da lavori che si protraggono per lunghi periodi.
Tutte proposte sensate, dalle quali tutto il territorio provinciale pistoiese avrebbe tratto vantaggio. Ha prevalso invece la logica elettorale, con i consiglieri del Pd che in ogni provincia, contemporaneamente, mettono in evidenza questa pioggia di soldi che alimenta solo la loro campagna elettorale, con grande delusione di coloro che credono che la Regione dovrebbe occuparsi, secondo una scala di priorità, dei problemi fondamentali (sicurezza stradale e idraulica, garanzia del diritto alla mobilità e al trasporto pubblico locale, ristori adeguati alle aziende danneggiate)” lo dichiara Alessandro Capecchi, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia e Portavoce dell’Opposizione nel Consiglio Regionale della  Toscana

IL MIO INTERVENTO SULLA SECONDA VARIAZIONE DI BILANCIO

Ecco il mio intervento sulla seconda variazione di bilancio, nella quale poche scelte strutturali e molti interventi puntuali dal vago sapore elettorale..
Bocciate nella notte le nostre proposte per alzare a un milione di euro il fondo per i ristori alle aziende danneggiate dalla chiusura dei ponti, per creare un fondo speciale per le province di 8 milioni di euro per nuovi interventi di messa in sicurezza di strade e ponti, e pure il finanziamento di 2 milioni per nuove opere di messa in sicurezza del territorio.

Tutti ritenuti ammissibili dalla ragioneria ma evidentemente considerati non prioritari da Giani

IL MINISTRO FOTI VISITERA’ HITACHI RAIL, AZIENDA FONDAMENTALE PER LA TOSCANA A LIVELLO OCCUPAZIONALE E DI VALORE STRATEGICO

PISTOIA, CAPECCHI (FDI): “IL MINISTRO FOTI VISITERA’ HITACHI RAIL, AZIENDA FONDAMENTALE PER LA TOSCANA A LIVELLO OCCUPAZIONALE E DI VALORE STRATEGICO”

Pistoia, 15 aprile 2025: “Il Ministro Tommaso Foti domani, mercoledì 16 aprile, dalle 9 e 30 farà una visita istituzionale a Hitachi Rail ribadendo così  l’interessamento che aveva mostrato quando ho avuto la possibilità di incontrarlo a fine febbraio.
Tra le questioni principali affrontate c’era proprio il ruolo cruciale rivestito da Hitachi Rail in termini occupazionali e di valore strategico; l’azienda è infatti uno dei player mondiali nella produzione di materiale rotabile e costituisce una fonte di lavoro, di ricerca e innovazione per l’economia regionale e nello specifico per l’indotto  della nostra provincia costituito da eccellenze produttive locali per le quali è fondamentale sviluppare sempre di più una sinergia con l’azienda, il territorio e le istituzioni.
Esattamente nel solco della mozione che, presentata da me come primo firmatario, fu approvata dal consiglio regionale nel 2021 a sostegno del distretto ferroviario toscano.
La presenza di Tommaso Foti a Pistoia conferma l’interessamento e l’impegno concreto del Governo nei confronti del nostro territorio” lo annuncia il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi.

Sul Ponte all’Abate ritardi inaccettabili e una gestione complessiva della Provincia da rivedere, come i ristori stanziati dalla Regione

Pescia 5 aprile 25 “ La risposta che l’assessore regionale Baccelli ha fornito sulla situazione del Ponte all’Abate, unita alle dichiarazioni degli amministratori comunali pesciatini, mantengono inalterati i dubbi sui tempi e, soprattutto, sulle modalità di riapertura e non rispondono praticamente a nessuno dei quesiti che avevamo inserito nella
interrogazione regionale firmata insieme al capogruppo Vittorio Fantozzi. In essa abbiamo raccolto le molte problematiche che da tempo abitanti, operatori e gli stessi esponenti pesciatini di Fratelli d’Italia ci hanno segnalato.
Partendo dalla risposta di Baccelli, si ha la sensazione che nel ribadire che la competenza è essenzialmente della Provincia di Pistoia, la Regione abbia in qualche modo sollecitato una soluzione più rapida e efficace del problema.
Per quanto riguarda l’asfaltatura della viabilità accessoria, quella utilizzata in (faticosa) alternativa a quella lungamente interrotta, Baccelli rimanda alla Provincia, menzionando uno stanziamento per la strada statale 435 che quindi pare essere l’unica che avrà la possibilità di essere asfaltata, visto che non credo che ci sarà la possibilità di cambiare la destinazione di tali fondi.
Anche l’aspetto dei ristori pare decisamente deficitario. Baccelli parla di 240mila euro, che se suddividisi per le 70 attività’ interessate a cui è stato mandato il modulo per la richiesta di risarcimenti, fanno 3000 euro a soggetto, pur a fronte  di una situazione che ha creato moltissimi problemi e danni a vari livelli.
Oltre a questo, anche la nostra richiesta di una  un abbassamento della Pressione fiscale, almeno per alcune categorie commerciali e produttive non sembra essere stata presa in considerazione, anche se la domanda principale per tutti riguarda la riapertura del ponte  e il modo con il quale verrà consentito, almeno nella fase iniziale, il suo attraversamento. Se, come pare, si tirerà ad aprire prima possibile, a senso unico alternato, ci saranno forse ancora maggiori disagi di adesso.  Si tratta, come ripetiamo da mesi, di una gestione veramente approssimativa,” dice Alessandro Capecchi, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia

Approvata una mozione per un sistema innovativo di prevenzione incidenti con animali selvatici

Approvata in 4° Commissione una mozione di FDI per l’introduzione in via sperimentale in Toscana del “Life Crossing”, dispositivo sofisticato che può sventare le gli incidenti con animali selvatici.
La mozione è stata presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia Capecchi e Fantozzi e modificata accogliendo alcuni emendamenti del gruppo Pd, presentati dal consigliere Cristiano Benucci.

Firenze 1 Aprile 25. E’ stata approvata in commissione ma non ha bisogno di altri passaggi una mozione che potrebbe aumentare in modo sensibile la sicurezza della circolazione in certi tratti del territorio, soprattutto montano, grazie a un innovativo sistema di dissuasione per animali selvatici che si attiva mettendo in relazione la loro presenza con l’arrivo di auto sulle strade a più elevata percorrenza..
In pratica si tratta di strumenti che incrociano la presenza di un animale di medio grandi dimensioni (come cinghiali, daini e cervi) e l’arrivo di un veicolo e motociclo : la concomitanza di questi due elementi attiva una serie di suoni e di luci che di possono far fuggire l’animale ma soprattutto costituiscono un avvertimento diretto al guidatore della presenza di animali a lato strada, che può diminuire la velocità evitando quindi la possibile collisione.
Collisione che purtroppo, quando si verifica soprattutto a velocità elevate, ha esiti disastrosi per la persona , l’animale e i beni coinvolti.
Il progetto è stato presentato sotto forma di mozione dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, sottoscritto dal capogruppo Vittorio Fantozzi e dal consigliere del Pd Cristiano Benucci e approvato all’unanimità dalla commissione 4 con atto deliberativo.
“Ora ci auguriamo- dice Alessandro Capecchi, a nome anche degli altri sottoscrittori- che la Regione Toscana proceda velocemente con un provvedimento di alta civiltà, che coniuga la tutela della salute delle persone con la salvaguardia degli animali e dei beni. Ci sono in Italia, specialmente in ambito appenninico, già 17 postazioni funzionanti e che hanno prodotto un risultato eccezionale, sventando oltre il 90% dei potenziali casi pericolosi e garantendo il massimo della affidabilità. Importante sarà scegliere le posizioni migliori dove collocare le prime postazioni, e per questo la mozione impegna anche la Giunta a realizzare un monitoraggio delle zone più soggette al fenomeno.
Cercando di rendere ancora più efficace uno strumento tecnologico che viene in soccorso proprio delle regioni, ormai considerate dalla giurisprudenza della corte di cassazione come uniche responsabili dei danni provocati dagli animali selvatici”.