Il programma di Giani è arrivato a 200 pagine, cinquanta in più rispetto a quelle di cinque anni fa. Questo significa che non ha realizzato gran parte di ciò che aveva promesso; anzi, si sono aggiunte ulteriori promesse”.
Alessandro Capecchi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, sottolinea le risposte che mancano nel programma di governo: “Per tenere insieme il campo larghissimo, le prime pagine sono un lungo ragionamento generale e generico sulla speranza, la felicità, la pace, mentre la Toscana reale aspetta risposte su lavoro, economia e infrastrutture, che per la nostra Provincia (da lui esclusa dell’area metropolitana) significano materiale rotabile, vivaismo, turismo, formazione e ITS, università, collegamenti con la
Montagna e ferroviari”.
“Dal punto di vista dei nodi centrali del nostro territorio – prosegue Capecchi – Giani è riuscito solo ad aumentare la pressione fiscale e continua, con la scusa del pay-back, a mantenerla al massimo sia per quanto riguarda l’IRPEF, sia l’IRAP, sia i canoni delle concessioni demaniali. Tutto ciò comprime l’economia toscana e impedisce di delineare una reale prospettiva di crescita e sviluppo dei territori”.
“Inoltre – conclude il consigliere di Fratelli d’Italia – il continuo utilizzo politico della potestà legislativa regionale sta irrigidendo i rapporti con il governo nazionale e mette in difficoltà operatori, cittadini e associazioni. Su quasi ogni legge, infatti, la Regione Toscana sconfina nelle competenze statali per motivi politici e ideologici, costringendo il governo a impugnare i provvedimenti. Questo genera inevitabilmente confusione normativa. Per questo chiediamo a Giani di smettere con la sua campagna elettorale permanente, di concentrasi sulle tante deleghe che si è tenuto, e di rispettare i Consiglieri Regionali e le competenze del Consiglio garantendo tempi adeguati di conoscenza degli atti a partire dal bilancio

