Un bilancio elettorale, figlio dei tempi ristretti della formazione della giunta, ma anche della visione, da parte di Giani, di una Toscana che non ha bisogno di riforme strutturali. Noi, al contrario, pensiamo che alcuni dati macro possano consentire oggi di mettere mano sia alla riforma fiscale, sia alla riforma della macchina amministrativa, sia alla razionalizzazione dell’immenso patrimonio regionale: operazioni non più rinviabili, se si vuole affrontare con intelligenza e determinazione le sfide che il futuro ci riserva e fare della Toscana nuovamente la locomotiva del Centro Italia in termini economici e sociali.
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